Bullismo e Cyberbullismo

Il 18 giugno 2017 è entrata in vigore la legge per intervenire sul fenomeno del cyberbullismo, la L. 29 maggio 2017, n. 71

“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”

Il fenomeno del bullismo è tutt’altro che in diminuzione ed è diffuso tra bambini e ragazzi, spesso nella scuola. Con questa legge, agli istituti scolastici, è stato affidato il ruolo di intervenire attraverso attività preventive, educative e rieducative.
La qualità della vita dei ragazzi, ogni giorno, è influenzata dal clima che vivono nella scuola, lo stato di benessere deriva da aspetti soggettivi quali l’autostima, la percezione di sé e soprattutto dalle relazioni sociali con i coetanei.

Il Bullismo si può definire un comportamento intenzionale ed aggressivo, una forma di antisocialità che si manifesta attraverso la violenza, il vandalismo, atti di prevaricazione nei confronti dei più deboli Il Bullismo è caratterizzato da tre condizioni fondamentali: l’intenzione, la persistenza nel tempo e lo squilibrio di forza/potere.

La nostra proposta didattica: si rivolge a bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria ed ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado e si pone come mezzo di prevenzione e di contrasto al Bullismo/Cyberbullismo, attraverso una serie di attività ed insegnamenti che si basano soprattutto sul concetto di “rispetto”, anche dell’avversario. Non bisogna considerare vittima (noi preferiamo “bersaglio”) solo chi subisce, anche l’ aggressore è a sua volta vittima: di educazione sbagliata, di esempi di vita scorretti o devianti. Attraverso una particolare attività fisica e mentale basata sulla filosofia e la profonda conoscenza delle Arti Marziali, ed in particolare del Judo, si acquista una nuova coscienza di sé, rinforzando nei bersagli l’autostima e negli altri il senso delle regole e del rispetto delle persone e dell’ambiente che li circonda.

“Secondo l’UNESCO la pratica del judo è importante per la formazione armonica dei bambini e ragazzi dai 4 ai 21 anni e come allenamento regolare per qualsiasi età. Consente una educazione fisica completa, potenziando tutte le proprie possibilità psicomotorie (posizione spaziale, prospettiva, lateralità, lanciare, tirare, spingere, strisciare, saltare, rotolare, cadere, coordinamento comune e indipendente di entrambe le mani e dei piedi, ecc.) e stimola il rapporto con le altre persone, facendo uso del gioco e della lotta come un integratore della motricità e con l’introduzione della tecnica e tattica sportiva poco a poco, oltre alla ricerca di una forma fisica generale ideale.

Il Comitato Olimpico Internazionale considera il judo uno degli sport più completi in quanto promuove i valori dell’amicizia, partecipazione, rispetto e richiede uno sforzo continuo per potersi migliorare. La pratica del Judo permette anche un’educazione psicologica con dei benefici, come lo sviluppo dell’autostima a livello personale, sociale e familiare, incrementa le capacità di autocontrollo, incoraggia l’espressione delle emozioni e aiuta ad assumere più sicurezza in sé stessi.”

Il Cyberbullismo ha le medesime caratteristiche del bullismo, ma si manifesta attraverso la rete internet, con conseguenze spesso molto più gravi del bullismo. Il Cyberbullismo è una forma di sopraffazione intenzionale replicata nel tempo, che sfruttando la tecnologia digitale, può essere attuata senza limiti di spazio e di tempo.

Il Judo è un arte marziale giapponese, fondata da Jigoro Kano nel 1882, che significa “Via della Cedevolezza”, perché nel Judo il sistema per contrastare una forza non è opporsi ma assecondarla per poterla utilizzare.

«Il judo ha la natura dell’acqua. L’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato. Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene. È indomabile e penetra ovunque. È permanente ed eterna come lo spazio e il tempo. Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio ha la durezza della roccia. Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti. Eccola, turbinante nelle cascate, calma nella superficie di un lago, mi-nacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d’estate.»

Il fondatore M° Kano, infatti, riteneva che le caratteristiche che un Judoka deve Coltivare sono:

Educazione – Coraggio – Sincerità – Onore – Modestia –  Rispetto – Controllo di sé – Amicizia

Questa filosofia di base viene naturalmente integrata con l’attività fisica del Judo, che attraverso giochi propedeutici e attività psicomotorie, allena nei bambini il controllo degli schemi psicomotori di base (correre, strisciare, arrampicarsi, rotolare) e quelli complessi. Una parte importante del programma didattico è incentrato sull’apprendimento dell’equilibrio e del modo giusto di cadere senza farsi male. Allo stesso modo vengono sviluppati carattere e determinazione, rispetto dell’avversario, del Maestro e delle Regole. Questi Valori sono pertanto riconosciuti dai Pediatri e dagli psicologi infantili come un eccezionale metodo di formazione del carattere, adatto a contrastare fenomeni di BULLISMO e di DISAGIO GIOVANILE, così come il sistema Judo è riconosciuto come un efficace metodo di trattamento di bambini IPO o IPERCINETICI e con problemi di SOCIALIZZAZIONE o INTEGRAZIONE.

Obiettivo principale dei nostri progetti è quindi la prevenzione ed il coinvolgimento, per le attività, sia della famiglia che della scuola.

Modalità di svolgimento:

  • Le attività e la durata sono programmate in collaborazione con gli Istituti Scolastici.
  • Le lezioni hanno la durata di 1 ora

Finalità:

  • Il Saluto, il Rispetto e le Regole di comportamento
  • Migliorare la percezione e la coscienza del proprio corpo: giochi propedeutici e psicomotori
  • Migliorare le capacità di apprendimento e di concentrazione
  • Acquisire una maggiore capacità di gestione delle situazioni problematiche
  • Migliorare le capacità relazionali, la socializzazione, la disponibilità alla collaborazione
  • Migliorare il livello di autostima
  • Gestire le emozioni

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